Itinerario gentilizio

Lucera è ricchissima di palazzi, edificati dalle famiglie nobili della città, soprattutto tra l’inizio del 1600 e l’inizio del 1900, nel centro storico cittadino.

Una breve escursione tra palazzi, corti e vicoli permette di gustare a fondo l’atmosfera della città antica e goderne appieno il fascino e la bellezza.

I percorso: Da Porta Foggia a Piazza Tribunale
Entrando a Lucera da Porta Foggia si accede in una delle strade più antiche della città, Corso Garibaldi, dove sorgono, tra gli altri, a destra la casa palazziata della famiglia Gifuni, a sinistra Palazzo Lombardoe Palazzo Mozzagrugno.

Gli storici locali sostengono che Palazzo Lombardo, della metà del 1600, sia stato eretto sul luogo in cui, in epoca sveva, sorgeva la sede dei militi saraceni di guardia alla città: esso è caratterizzato dal portale rinascimentale- barocco, sul quale si può ammirare lo stemma in pietra della famiglia. Nei terranei della corte erano collocati cantina, pozzo, stalle e tutti i servizi degni di una dimora signorile.

Poco più avanti, sempre sulla sinistra, di considerevole bellezza è il Palazzo Mozzagrugno che, ceduto al Comune nel 1826, è divenuto da allora Palazzo di Città, sede centrale degli uffici comunali. La facciata è caratterizzata dal bugnato a piano terra e dal dorico al piano superiore, l’atrio è ampio e luminoso e nel cortile si trovano la Biblioteca Comunale Bonghi ed il prestigioso Teatro Garibaldi, la cui costruzione risale al 1837.

Percorrendo ancora il Corso, all’incrocio tra Via Gramsci e Corso Manfredi, sulla sinistra si può ammirare Porta Troia, uno degli ingressi antichi della città, la cui costruzione risale al XIV secolo. Il Convitto Nazionale Bonghi, costruito, almeno nel nucleo originario, nel 1300, si trova su Via IV Novembre, continuazione ideale del Corso. Nel 1861 fu trasformato da Real Collegio in Convitto Nazionale, con il nome di Carlo Antonio Broggia; nel 1897 fu ampliato e venne intitolato a Ruggero Bonghi. Poco distante, nella via omonima, Palazzo Pignatelli, con prospetto ottocentesco, finestre settecentesche e alcuni bassorilievi seicenteschi.

Piazza della Repubblica, dove si svolge giornalmente il tipico mercato della frutta, è sede di altri interessanti palazzi nobiliari, tra cui Palazzo Bonghi, dalla facciata liscia ed uniforme, dotata però di due portali settecenteschi in pietra lavorata: il portale di accesso al palazzo ha sulla chiave dell’arco un mascherone e due fregi laterali posti all’altezza degli stipiti, a destra un leone rampante, a sinistra un cuore sormontato dal cimiero; poi ancora Palazzo Petrilli.

Tramite Via Lombardi, dove sorge Palazzo Lombardi (1700) con un elegante portale con colonne laterali e mascherone, si confluisce in Piazza Duomo, dove, di fronte alla Basilica Cattedrale, si trova il Palazzo Vescovile, il cui primo nucleo fu costruito nel 1759 e successivamente ampliato. Lo stile barocco predomina nel cortile, nella facciata, nel portale; l’atrio è caratterizzato da due splendide scale laterali e da un balcone centrale: tramite la scalinata destra si accede al Museo Diocesano; di notevole interesse anche la Biblioteca e l’Archivio. I locali del Palazzo Vescovile sono sede, al piano terra, di associazioni e circoli cittadini di tradizione secolare, come il Circolo Unione, dotato di un ampio salone con splendidi decori.

Più avanti è ubicato Palazzo Cavalli, di aspetto classicheggiante, con facciata ottocentesca, un maestoso portale retto da quattro colonne scanalate; la corte seicentesca è dotata di loggia a tre archi sorretti da colonne ed ospita alcune stanze adibite a studio – biblioteca.

Al centro di Piazza Nocelli, ad angolo tra la piazza, Via Zuppetta e Via D’Auria, si trova Palazzo De Troia(1700), a due piani, probabilmente edificati in epoche differenti; il palazzo, donato dalla nobildonna Giuseppina Spagnoletti Zeuli all’ECA nel 1935, ospita al piano terra il Centro Informazione Turistica, lo Spazio Mostre ed ai piani superiori uffici comunali e giudiziari.

In Via Zuppetta sorge un altro splendido esempio di architettura settecentesca, Palazzo Uva, ricco di affreschi e dotato di un’ampia corte con loggiato a due ordini, della cappella di S. Maria della Libera, con facciata in stile rococò e di tutti i servizi.

Via Zuppetta confluisce nei giardini che costeggiano la Chiesa di San Francesco, oggi Santuario, e di fronte ad essa, in Piazza Tribunali, si trova il Palazzo di Giustizia, eretto alla fine del XVIII secolo reimpiegando materiale sottratto alla Fortezza -come molte altre costruzioni cittadine-; ha subito vari ampliamenti, all’interno conserva una scalinata settecentesca.

Da qui proseguendo per Via Federico II e l’alberato Viale Castello, si può raggiungere la Fortezza Svevo-Angioina.

II percorso: Da Porta Troia a Piazza San Giacomo
Il secondo itinerario ci permette di percorrere numerose altre strade del centro storico arricchite da palazzi nobiliari.
Partendo questa volta da Porta Troia, antica porta medioevale, e proseguendo la nostra passeggiata lungo Corso Manfredi e Via Gramsci, strade dove sono presenti numerose attività commerciali, si giunge in Piazza Salandra, dove fa mostra di sé Palazzo De Peppo (1700), sede fino alla fine del XVIII sec. della Regia Audentia Provincialis (istituita dagli Aragonesi nel XV sec. con giurisdizione civile, penale e amministrativa sulla provincia di Capitanata e del Molise) e delle Carceri Centrali: nella parte posteriore si notano feritoie, strutture di rinforzo e un torrioncino.

In Via De Nicastri insiste Palazzo de’ Nicastri, edificato nella seconda metà del XVIII sec. e sede del Museo Civico “G. Fiorelli, istituito nel 1905.

In Via Scassa è situato Palazzo Scassa (PetrilliSacco), importante costruzione edificata agli inizi del 1700, appartenuta ai marchesi Scassa e dotata di due corti, recentemente restaurate, corredate da statue e grandi anfore, di un bel loggiato, di sale, di cantine ecc.
In Via Zunica, una caratteristica via del centro storico cittadino, spiccano una torretta saracena, ricordo dell’epoca sveva e Palazzo Zunica (Cavalli), appartenuto alla nobile famiglia Zunica di origine spagnola, costituito da due corpi di diversa epoca: quello più antico del 1600, con balconi panciuti, decorati con conchiglie e quello più ampio, edificato tra il ‘700 e l’800, che sporge in Piazza San Leonardo.

In questa Piazza si trova anche Palazzo Nocelli, del marchese Ferdinando Nocelli, eretto nella seconda metà dell’800, con prospetto neoclassico, portale con bugnato e colonne, atrio e scalone con elegante loggia ed affreschi sulle pareti;
In Piazza San Giacomo sorge Palazzo Curato (1800) in stile neoclassico con stemmi negli angoli della facciata, pozzo, ampia cantina; di fronte, dall’altro versante della piazza, c’è Palazzo Ramamondi, il cui nucleo originario è del 1500. Ristrutturato nel 1700, in stile barocco come si nota dal portale e dalla corte abbellita da una scenografica scala, fu sede del Governatore della Provincia di Capitanata e del Molise.

Continuando il percorso merita attenzione Palazzo Bruno, antica costruzione del ‘500, che fu sede di Angelo Bruno Alimena, Presidente della Regia Audentia, quasi abbandonato e decadente. Conserva un portale rinascimentale con bugne a punta di diamante e due piccoli stemmi; è famoso per la presenza nelle sue fondamenta della stele della Lex de luco sacro con iscrizione arcaica del III sec. a. C., testimonianza del culto del bosco sacro a Lucera.

A pochi passi, in Vico Valletta, c’è la Casetta Merlata del 1500.

Da qui, immettendosi in Via Battaglia, si può raggiungere l’Anfiteatro romano augusteo.

TESTI A CURA DELL’UFFICIO PROMOZIONE TURISTICA E DEL CENTRO INFORMAZIONE TURISTICA DEL COMUNE DI LUCERA